Fame nervosa e sensi di colpa: rimedi e regole per evitarli

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Siamo nell’era dei Google Calendar sommersi dai nostri impegni, nel tempo della necessità gestionale in cui il Team Working non è tale se non viene fatto con l’ultimo tool in voga in ogni angolo del web. All’interno di questo scenario ci siamo anche noi, che continuiamo ad avere sete, non solo di like, e fame, quella fame nervosa che cerchiamo di silenziare tra un messaggio su Whatsapp e una Storia su Instagram. La fame nervosa, chiamata anche eating emozionale o fame da stress, è una dipendenza da cibo. Nasce soprattutto con il cambiamento dei nostri stati d’animo, diventa l’amica con quale sfogare lo stress, la compagna di piccoli momenti di piacere davanti al frigorifero. Ma non è un’amica fedele e spesso e volentieri ci abbandona a nostri sensi di colpa.

Cibo e sensi di colpa

cibo e sensi di colpa

I sensi di colpa, detti anche sensi di colpa alimentare, riguardano uno stato psicologico che segue ad un comportamento non in linea con il nostro fabbisogno alimentare. Si unisce alla fame nervosa poiché scaturisce dalla consapevolezza del nostro atto, dettato da un disturbo che potrebbe non essere propriamente fisico.

Da cosa nasce la fame nervosa e i conseguenti sensi di colpa? Per poterli combattere è necessario saperli riconoscere e capirne la causa. Vediamo assieme quali sono i sintomi e le eventuali cause scatenanti.

Quali sono i sintomi della fame nervosa

sensi di colpa

Fame nervosa e sensi di colpa sono il duo che soprattutto le donne tra i 16 e i 40 anni si ritrovano ad affrontare almeno una volta nella vita. I sintomi principali sono:

  • il desiderio di mangiare anche durante lo stato di sazietà;
  • voracità senza concentrarsi sul gusto del cibo;
  • lo stato ansioso che accompagna il momento;
  • il rilassamento che segue;
  • il senso di colpa per l’atto appena concluso.

Si tratta di segnali tendenzialmente correlati ad un disagio emozionale che non si riesce a gestire, determinato da un fatto specifico o da un momento della propria vita cadenzato da un certo livello di stress. La fame nervosa può nascere dalla noia ma anche da un bisogno di sicurezza, da un basso livello di autostima o da uno stato di solitudine che dobbiamo colmare.

Nulla esclude, tuttavia, che il disagio possa derivare da un malfunzionamento dei meccanismi di controllo dell’ipotalamo, la parte del nostro sistema nervoso centrale che regola i ritmi circadiani e quelli legati all’alimentazione. Un’anomalia di questa parte del cervello può determinare un’erronea valutazione della percentuale di zuccheri nel sangue alla quale segue la richiesta di cibo. A tal proposito, consigliamo di rivolgersi al proprio medico di fiducia per escludere che si tratti di un problema legato alla meccanica del nostro corpo e non alla nostra psiche.

Come combattere la fame nervosa

Che si tratti di un problema psicologico o di un malfunzionamento fisico, i risultati creano un circolo vizioso che associa la fame nervosa a quei sensi di colpa che cerchiamo di placare con altro cibo.
Il disturbo alimentare diventa così psicofisico, poiché associamo il tutto ad una visione distorta di noi stessi legata ad un eventuale stato di obesità.

Ma come possiamo combattere la fame nervosa? La fame nervosa si combatte durante un percorso duro ma risolutivo, attraverso il quale prendiamo coscienza di noi stessi, dei nostri punti di forza e delle debolezze a cui dobbiamo prestare attenzione. Qui di seguito troverete i nostri rimedi e consigli.

Vedrete, non ci sarà più senso di colpa che tenga!

Risorse utili: come combattere e vincere la fame nervosa, a cura della dott.ssa Silvia Lancioni

Consigli e rimedi: partiamo dal cibo

Consigli e rimedi per fame nervosa e sensi di colpa

  •  La regola dei 5 pasti. 5, il numero perfetto in campo alimentare. Colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena sono le fasi di una quotidianità regolare ed equilibrata, in cui mangiare è un piacere e non un bisogno;
  • Mangiate lentamente. La velocità è uno dei sintomi della fame nervosa, la pazienza è l’arma per vincerla. Mangiate lentamente, con calma, nessuno vi corre dietro. Il vostro corpo assorbirà meglio le proprietà di una dieta equilibrata, la vostra autostima verrà nutrita da una forza che piano piano crescerà dentro di voi;
  • Privilegiate le fibre di qualità. La qualità è semplice: frutta e verdura sono le amiche del nostro metabolismo e le loro qualità nutritive ci aiutano a regolare i nostri fabbisogni;
  • Non dimenticate il Glucomannano. Il Glucomannano, una fibra vegetale alla base della tradizione alimentare giapponese. Il suo estratto ha la capacità di rigonfiarsi contribuendo al senso di sazietà e aiutando anche a contrastare il colesterolo. Prima di assumerlo, in caso di patologie particolari, chiedete consiglio al vostro medico di fiducia.

Risorse utili: scopri come il glucomannano, in accoppiata ai FOS, ti aiuterà a sconfiggere la fame

 Consigli e rimedi: stop al senso di colpa

La fame nervosa è lo strumento di un disturbo, i sensi di colpa sono cibo per il nostro problema. Una dieta equilibrata aiuta a comprendere l’importanza, le peculiarità e la piacevolezza della tavola, così da prendere consapevolezza delle nostre azioni compulsive.

È proprio consapevolezza la parola chiave di questo percorso. La conoscenza del cibo ci permette di ritrovare la strada, la consapevolezza del problema ci aiuta a ritrovare noi stessi. Quali sono i modi migliori per prendere coscienza delle nostre azioni? Ecco i nostri consigli:

  • Fate attività fisica. Il movimento è l’estensione del nostro pensiero. Oltre ad allenare ogni muscolo del nostro corpo, l’attività fisica ci aiuta ad interagire con la nostra fisicità, ad apprezzarla e a darci una visione positiva di noi stessi. Inoltre, fare attività fisica può essere anche un buon modo per socializzare e trovare nuovi amici;
  • Rilassatevi mentalmente. Yoga, pilates o una semplice passeggiata durante un pomeriggio di sole sono tutte occasioni per rilassare la mente e lasciare fame nervosa e sensi di colpa a bocca asciutta. Per fare pace con il corpo, bisogna fare pace anche con la mente;
  • Lasciatevi aiutare. Chiedere aiuto non è negativo, anzi, è una dei passi più importanti verso la consapevolezza. Farsi aiutare da uno psicoterapeuta non significa andare dallo strizzacervelli ma dialogare con un esperto per tirare fuori la parte del problema più nascosta e superarla. Il senso di libertà che proverete non avrà prezzo.

Ci auguriamo di averti aiutato e di aver contribuito ad indirizzarti verso la soluzione del problema.

Hai qualche curiosità sulla fame nervosa e i sensi di colpa da chiederci? Scrivicelo in un commento!