Come leggere le etichette dei cibi per vivere meglio

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Per capire quali sono i trend cromatici del momento, basta guardarsi attorno e osservare le tinte della nostra quotidianità. Il “verde salute” ormai la fa da padrone. Lo notiamo alle pareti di interi reparti al supermercato o nei bar a marchio “vegan ok”. I nuovi prodotti vogliono esprimere la propria genuinità attraverso simboli comprensibili solo da chi sa come leggere le etichette dei cibi. Ed è proprio questo il punto della questione: sapere come leggere le etichette alimentari ci porterà di fronte ad una dura realtà oppure confermerà quanto le sfumature tutta natura e sicurezza vogliono trasmetterci?

I nuovi packaging puntano sull’aspetto, i pasti preconfezionati sulla velocità del consumo e molte sono ormai le linee leggere per soddisfare le esigenze che ognuno può imporre, per principio o per intolleranza, al proprio regime alimentare. Sapere come leggere le etichette alimentari può aiutarci a non farci ingannare dalla leggerezza che il mercato impone a prima vista e che prendiamo in mano con la convinzione di mangiare bene.

Ma cosa significa mangiare bene? Significa sapere come leggere le etichette dei cibi, conoscere le loro proprietà, studiarne le combinazioni che meglio soddisfano il palato e conferiscono all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Decifrare le etichette alimentari potrebbe sembrare uno sport adatto a chi ha molto tempo da passare al supermercato o da amatori della linea snella. In realtà, è una pratica salutare che meriterebbe un accurato approfondimento. Ma facciamo un passo alla volta. Cominciamo dalla base necessaria per riuscire a leggere le etichette alimentari: a cosa servono?

Come leggere le etichette dei cibi: perché è importante saperlo

leggere le etichette dei cibi

Capire la nomenclatura che contraddistingue le etichette alimentari darà una marcia in più ai nostri criteri di valutazione del cibo. Ci permetterà di prendere coscienza non solo dei valori nutrizionali ma, soprattutto, di tutta quella serie di composizioni alimentari che allietano il palato ma che non hanno sostanza. Sapere come leggere le etichette dei cibi informa ognuno di noi sui rischi della tavola.

Essendo l’informazione alla base di ogni beneficio, i produttori devono essere in grado di garantire al proprio prodotto quell’attributo di qualità che farà la differenza durante l’acquisto. Prima di tutto, perché l’etichetta ci convinca, deve essere chiaraleggibile e indelebile. Diffidate delle imitazioni di qualità, fidatevi solo di quello che capite.

Questione di etichette alimentari: da cosa dipende?

Prima di cimentarci nella pratica, dobbiamo fare una precisazione importante che ci aiutarà a capire come leggere le etichette alimentari. La regolamentazione dell’etichetta dipende dal tipo di prodotto che vogliamo acquistare. Sarà proprio sulla base della tipologia di confezionamento, varia a seconda dell’alimento, che leggere le etichette nutrizionali potrà fare la differenza. Infatti, se state per acquistare degli alimenti sfusi, come frutta e verdura oppure prodotti gastronomici, troverete le indicazioni relative alla denominazione, agli ingredienti, possibili allergeni ed eventuali date di scadenza direttamente sul recipiente di vendita. Non fatevi scrupoli: chiedere è lecito, rispondere è cortesia.

Quante volte avete acquistato quel formaggio francese dal gusto tanto deciso quanto dall’odore pronunciato? Come avrete notato, è stato confezionato davanti ai vostri occhi. I prodotti preincartati, quali formaggi, salumi, pane o carne fresca, devono presentare, a portata del cliente, informazioni su qualsiasi ingrediente che possa provocare allergie o intolleranze. Poi, arriviamo a loro, i re della grande distribuzione alimentare: i preconfezionati. Sono i bersagli principali della regolamentazione giuridica. Per capire come leggere le etichette alimentari che li contraddistinguono dai compagni di freschezza, vediamo nel dettaglio che cosa devono riportare.

Che cosa troviamo sulle etichette alimentari

leggere le etichette dei cibi

Tra le informazioni che la legge ha ritenuto fondamentali per capire come leggere le etichette dei cibi, il consumatore deve avere a portata di lettura:

  • nome del prodotto
  • elenco degli ingredienti
  • quantitativo (peso netto/peso sgocciolato)
  • termini di scadenza
  • azienda produttrice
  • lotto di appartenenza
  • modalità di conservazione e utilizzo

Ancor prima della scadenza, quando ci accingiamo a leggere le etichette dei cibi, la nostra attenzione si focalizza soprattutto sugli ingredienti. Ricordate che l’ordine in cui compaiono i valori nutrizionali elencati è regolamentato dalla legge, la quale li dispone in quest’ordine decrescente

  • energia (kJ, kcal),
  • grassi,
  • di cui acidi grassi saturi,
  • carboidrati,
  • di cui zuccheri,
  • proteine,
  • sale (sodio, di qualsiasi fonte, per 2,5).

Ogni produttore può integrare queste informazioni indicando anche gli acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, polioli, amido, fibre, sali minerali e vitamine. L’ordine di comparsa è un primo dato di selezione che, tuttavia, ha le sue ambiguità. Diversi tipi di grassi, infatti, come margarina e burro, potrebbero comparire separati ma, a somma fatta, superare il quantitativo standard per la produzione dell’alimento.

Calcolatrice alla mano, fate bene i conti delle quantità. Sapere come leggere le etichette alimentari ci aiuta a comprendere l’importanza della qualità ma anche della porzione, che potrebbe influire negativamente sul nostro peso. Non sapete quant’è la vostra porzione ideale? Saper leggere le etichette dei cibi vi aiuterà anche in questo: sulla confezione troverete la dose raccomandata giornaliera (RDA).

I valori nutrizionali da non dimenticare

leggere le etichette dei cibi

Abbiamo compreso quali sono le informazioni che ogni prodotto deve presentare per confermare lo standard di qualità di cui il prodotto si fa portavoce. Conosciamo quali sono i valori nutrizionali a cui dobbiamo prestare attenzione. A questo punto, sappiamo davvero come leggere le etichette dei cibi?

Vi consigliamo di fare attenzione alla quantità di grassi saturi, al colesterolo e al livello di sodio e zuccheri, tutti valori che possono contribuire al progredire di patologie croniche. Anche la presenza di additivi, come aromi, coloranti ed edulcoranti, ha un ruolo fondamentale sulla nostra salute. Inoltre, non fatevi ingannare dalla parvenza di biologico che può avere un prodotto. Le caratteristiche della confezione, spesso, non rispecchiano la qualità di quello che c’è al suo interno.

La valenza biologica è garantita da un marchio ben specifico: il BIO.  Il Logo Biologico Europeo, realizzato dal tedesco Dusan Milenkovic, è il rappresentante della qualità biologica a livello europeo.  Volete saperne di più? Allora continuate a seguirci per non perdervi i prossimi aggiornamenti per vivere meglio!

Nel frattempo, mentre aspettate il prossimo articolo, andate al supermercato e cominciate ad allenarvi per imparare a leggere le etichette dei cibi!